La comunità tutta della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia (direzione, staff, corpo docente ed allievi) saluta con affetto e gratitudine GIOVANNI PIAZZA, scomparso il 13 aprile.
Dopo più di trenta anni dall’incontro che abbiamo avuto con lui possiamo dire che il suo pensiero e la sua azione didattica hanno cambiato profondamente il nostro progetto culturale: continuiamo a cercare di fare nostro, ogni giorno, il motto #FarePerCapire, infatti “dalle esperienze pratiche il bambino ricava conoscenze, informazioni sulla musica e ricava competenze. Quindi Fare per Capire, non partire da astruserie teoriche pensando che da quello il bambino posa capire alcunché”. Siamo sempre più convinti che “il bambino non è un contenitore nel quale si riversano nozioni, ma è il soggetto, il protagonista… tutto va fatto in funzione delle sue esigenze”.
L’indispensabilità della musica di insieme, l’intreccio tra generazioni e stili, la continua adattabilità e trasformazione dei patti d’aula, la ricerca sulla qualità dei materiali didattici, la capacità di mettersi in gioco… sarebbero infiniti gli argomenti sui quali ci siamo arricchiti in questo confronto trentennale che non è stato solo professionale ma soprattutto umano. Sono innumerevoli gli aneddoti e i suoi racconti di vita a tutto tondo: il suo incontro con Carl Orff; il suo viaggio nel ’68 berlinese e la sua avventura al teatro dell’Opera all’epoca di Nicolini; lo studio, insieme a colleghi del calibro di Riccardo Muti, di direzione d’orchestra con il M° Ferrara; la sua avventura a Nuova Consonanza insieme a Ennio Morricone, Franco Evangelisti, Giancarlo Schiaffini e molti altri; le sue incursioni alla RAI; la sua ampia produzione di libri e saggi; il suo impegno civile nei ‘girotondi’; il suo percorso nelle istituzioni (trentadue anni come docente di Composizione a S. Cecilia) non privo di inopinati schiaffi ricevuti per la sua sensibilità a quanto il territorio dal basso produceva. Come lui stesso scrisse in una lettera polemica nel 2010: “mi piace citare Franco Frabboni quando afferma: “La grande pedagogia popolare italiana (Montessori, Malaguzzi, Ciari, Lodi…) non è nata nelle accademie ma dall’associazionismo (AIMC, MCE, CIDI, UCIIM…) o, a volte, grazie ad alcuni assessorati scuola particolarmente lungimiranti (Reggio E., Bologna)” (F. FRABBONI, Una scuola possibile, Laterza, Bari 2008).“ E ancora ci ha segnato la sua capacità di giocare e mettersi in gioco anche negli ultimi faticosi anni: da quando per presentare in tedesco ed inglese al Mozarteum di Salisburgo le innovazione che l’Orff-Schulwerk Italiano (l’opera didattica di Carl Orff da lui rielaborata e la cui associazione ospitiamo nei nostri locali fin dalla sua fondazione) ha accettato volentieri di prestarsi ad una pantomima giocando a tennis con i tubi sonori (link al video https://www.youtube.com/watch?v=vvC3p8eAIiM&t=2s guardare da 1.10 a 2.20), fino alle incursioni divertite ed ironiche nel periodo della pandemia nei webinar, nelle trasmissioni online.
Insomma il patrimonio che ci ha consegnato negli anni è enorme e ci vorrebbero settimane per raccontarlo. Noi proveremo a ricordarlo con la nostra azione, con i nostri corsi sulla metodologia e pratica dell’Orff-Schulwerk (il prossimo i primi di luglio) e diamo a tutti appuntamento Venerdì 3 giugno al Teatro Villa Pamphilj a Roma per scambiarci ricordi ed emozioni. Vi aspettiamo.
Se volete vedere il Giovanni poliedrico ecco solo alcuni spezzoni video :
- Mentre dirige al Parco della Musica bambini e i solisti dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in una sua composizione COMPONIBILE 1 inserita nello spettacolo didattico MetamOrffOsi del 2004 https://www.youtube.com/watch?v=tNFJdXSudm0&list=PLm4gUo7dx2nHqP9qJ8UQDM2_jKWftZnG5&index=23
- Una puntata della serie “Didattica, che spettacolo” sulla metodologia Orff-Schulwerk prodotta durante il lockdown, con tutti i docenti dei corsi nazionali con suoi brevi cammeo ed un breve discorso finale sull’importanza della relazione tra didattica e spettacolo https://www.youtube.com/watch?v=FjI4TKydMAA
- Una dei suoi ultimi interventi video sull’importanza del binomio fantastico in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari https://www.youtube.com/watch?v=Dur_jrmTfaA&t=50s
Ciao Giovanni